Il Nepal è uno stato dell'Asia meridionale compreso tra la pianura del Gange e la catena Himalayana, confinante a Nord con la Cina (Tibet) ed a Sud con l'India.
Il territorio è prevalentemente montuoso e presenta un dislivello notevole (da 80 a 8.848 metri).
La capitale è Kathmandu, situata a 1.300 metri di altitudine.
Nel paese non solo ci sono le montagne più alte del mondo, come l'Everest e l'Annapurna, ma anche di giovani, in continua crescita.
Oltre alle quattro catene montuose, i Chure, i Mahabharat, l'Himalaya e i Monti Tibetani, ci sono grandi pianure nel sud, fertili valli nel centro e altipiani desertici al nord.
Le vette principali sono: Everest (8.848 metri), Kanchenjunga (8.586 metri), Lhotse (8.516 metri), Makalu (8.463 metri), Cho Oyu (8.201 metri), Dawalagiri (8.167 metri), Manaslu (8.163 m), Annapurna (8.091 metri), Gaurisankar (7.134 metri), Machhapuchhre (6.996 metri).
Localizzato in una zona caratterizzata da un clima subtropicale, presenta principalmente due fasi stagionali: la stagione delle piogge (da giugno a fine settembre), e la stagione secca (il resto dell'anno).
Questa alternanza è dovuta alla presenza dei monsoni, i venti periodici caratteristici dell'asia meridionale e sudorientale.
Il monsone estivo spira dall'oceano indiano verso il continente caricandosi di umidità e portando la pioggia, mentre quello invernale spira dall'arido altopiano del Tibet verso l'oceano, dando origine ad un cielo terso e ad un clima secco.
Generalmente il momento più caldo dell'anno risulta a cavallo tra i mesi di maggio e giugno, al termine della stagione secca.
Il periodo in cui la natura è più rigogliosa è invece l'autunno (all'incirca ottobre e novembre), quando le piogge sono ormai terminate ed il clima è divenuto mite.
Il turismo è una risorsa economica fondamentale per il paese, che dispone di ingenti vestigia storico-artistiche (ad esempio i centri storici delle principali località della valle di Kathmandu sono tutelati dell'UNESCO), e di un ambiente naturale ancora in gran parte non urbanizzato.
Il periodo migliore per andare in Nepal è per molti versi l'inizio della stagione secca, cioè ottobre e novembre: il clima è mite, l'aria è tersa, la visibilità perfetta e la natura rigogliosa, grazie all'effetto dei monsoni.
Da febbraio ad aprile, quando finisce la stagione secca, la visibilità non è così buona, a causa della polvere, ma la temperatura è ottima e fioriscono i fiori più belli.
A dicembre e a gennaio la visibilità non è male, ma a volte fa troppo freddo.
Il resto dell'anno non è molto indicato: tra maggio e giugno il caldo e la polvere si fanno insopportabili, da metà giugno a settembre i monsoni oscurano le montagne con nuvoloni neri e trasformano i sentieri in piste di fango.